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lunedì 29 aprile 2013

New York - Reikjavik (Islanda)



Ed eccoci qui. Finalmente in Europa. Anche se questo Paese, a dire il vero, è un po’ fuori dall’Europa. Siamo appena atterrati a Reikjavik! L’uscita dall’aeroporto è traumatica. La temperatura è abbondantemente sotto zero e, come se non bastasse, c’è un vento che porta via tutti. Il tragitto fino in città è …. strano. Distese di lava, a volte ricoperta da una specie di muschio grigio, ma per lo più desolantemente aride. Non c’è una pianta e meno ancora un ciuffo d’erba. In lontananza, montagne non altissime e senza cima ricoperte di neve. E poi, il mare di un bel colore intenso e il cielo blu. La città ha meno di 200.000 abitanti, ma è molto estesa. Il centro storico fa venire in mente i paesi dell’AltoAdige ( troviamo persino le Melinda!) e i negozi hanno delle belle vetrine che espongono bei prodotti. Scopriamo che quasi tutta l'energia elettrica del Paese viene generata da fonti rinnovabili islandesi e che la nazione è uno dei 24 paesi del mondo a non possedere alcuna forza armata, nonostante faccia parte della Nato e abbia una forza di peace-keeping di pronto intervento.
La gente è accogliente e gentile e, anche se la loro lingua è incomprensibile, tutti si sforzano di parlare inglese. Peccato che faccia così freddo: la nostra, più che una passeggiata in città si trasforma in una corsa per cercare di riscaldarci! Per fortuna c’è il Brennìvin, un distillato di patate aromatizzato con cumino, che è il liquore nazionale islandese. Strano, ma buono. E riscalda!







1 commento:

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