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domenica 30 settembre 2012

Siem Reap ovvero i Templi di Angkor

 


 
 

Questa mattina non piove e partiamo subito alla ricerca dell’arca perduta. Sì, la sensazione è quella …
Questo splendido sito archeologico emerso dalla foresta solo nel 1860, è considerato oggi come il più vasto complesso religioso al mondo. AngkorVat, veramente inmenso con un muro perimetrale di 3.6 km e le sue 5 alte torri, il “Bayon”, con quei giganteschi volti scolpiti nelle torri che ti osservano dovunque tu vada, Ta Phrom, con i suoi enormi alberi le cui radici si sono avvinghiate ai muri dei monasteri ( qui c’è stata anche Lara Croft …) e tanti altri costituiscono uno stupendo connubio fra arte, storia e natura e risulta veramente gradevole passeggiare in mezzo a questo groviglio di radici, alberi, pietre ricoperte di muschio e tempi che sono riusciti a sopravvivere alla forza della foresta.
 


 

 



venerdì 28 settembre 2012

Don Det - Siem Reap (Cambogia) 2° parte

 


 


Puntualmente alle 7 (sempre sotto la pioggia) troviamo il nostro autista che ci aspetta e nel portarci
in stazione ci chiede se vogliamo che un suo “fratello” ci venga a prendere alla stazione di Siem Reap.
Accettiamo e il risultato è fantastico. Dopo 7 ore di un viaggio estenuante soprattutto per le nostre orecchie (videoclip di musica locale a tutto volume) , riceviamo un caloroso benvenuto da parte di “Bud” che sventola un cartello “WELLCOME MANUELA” che tiene tutti gli altri autisti alla larga! Che meraviglia!
E per finire ci accompagna in un-albergo-di-un-suo-amico-carissimo-che-è-molto-bello. Vero, per fortuna!
Perché continua a piovere …. Dall’altra parte, è la stagione delle piogge, ci dicono …Ma quando finisce?

giovedì 27 settembre 2012

Don Det - Siem Reap (Cambogia) 1° parte

 


 

 Alle 8 la barca del Souksan ci aspetta per portarci a prendere l’autobus. Questa volta le cose vanno bene:
è un VIP bus e siamo solo in 10! Arriviamo presto al confine e li espletiamo le procedure ancora più in
fretta.
Al momento della partenza avevamo dato al controllore 30 dollari a testa per visto d’ingresso+opportuna oliatura dei meccanismi …. Nel tardo pomeriggio arriviamo a Kampong Cham dove decidiamo di trascorrere la notte. Ovviamente appena scendiamo dal bus si scatena un temporale. Per fortuna passa un tuk tuk che ci carica al volo e ci accompagna in un-albergo-molto-carino-di-un-suo-amico. In effetti l’albergo è carino, in riva al Mekong tanto per cambiare, ma piove così tanto che non riusciamo nemmeno a vederlo.
Il nostro “amico” autista si offre di venire a prenderci il giorno dopo.





mercoledì 26 settembre 2012

Don Det

 


 

 
Vicino al confine fra il Laos e la Cambogia il Mekong raggiunge 14 km di  larghezza e dalle sue acque spuntano tante piccole isole, di cui alcune 
abitate. Ed è per questo che questa zona è conosciuta come FourThousandIslands. Noi siamo a Don Det, una fra le più grandi ; il panorama  è molto bello, ma diventa mozzafiato al tramonto quando le acque sembrano dorate  e il cielo si tinge di arancio. Dalla nostra capanna, sull’amaca ci gustiamo lo  spettacolo!
Verso le 11, siamo già raccolti nella nostra capanna, quando si scatena un  bell’acquazzone e …. ci ritroviamo allagati! Per fortuna dura solo un’oretta  e quindi ci asciughiamo in fretta.  Passato il temporale, sono rimasti lampi che si susseguivano uno dopo l’altro, illuminando a giorno
 il paesaggio. Siamo rimasti seduti sul terrazzino ad ammirare questo
 fenomeno estasiati!
 








martedì 25 settembre 2012

Vientiane – Pakse- Don Det: Dalle stelle alle ….stalle, anzi no, alle capanne!

 


Ore 5. L’impiegato è già qui che ci aspetta, ci accompagna all’aeroporto, apre uno sportello per farci il check-in e poi ci accompagna al controllo passaporti. L’aereo è piccolo, ma il volo è perfetto. Alle 8 mettiamo i piedi per terra e non solo perché l’aereo è atterrato. Siamo di nuovo soli e dobbiamo arrangiarci. Fuori dal piccolo aereoporto, c’è solo un tuk tuk scassato. Lo prendiamo e ci facciamo portare alla stazione degli autobus in partenza per Si Phan Don (Quattromila isole).  Attraversa questa cittadina e ci scarica davanti ad un camion adibito a trasporto promiscuo. Il primo pensiero è di sconforto. Poi, dopo aver chiesto a destra e a sinistra, ci rassegniamo …. È proprio il nostro! Saliamo e la gente che c’è su ci riceve con un sorriso.  Il viaggio si rivela uno dei più comodi e veloci che abbiamo fatto finora, nonostante nella parte finale del tragitto l’autista accompagnasse a casa le persone più cariche di bagagli o quelle con bambini, sempre con una sana allegria. Accompagna anche noi alla partenza della barca per Don Det, che dopo alcuni minuti di navigazione ci lascia proprio davanti al Souksan Guest House, famoso per i suoi bungalow (capanne) sul fiume e le sue amache da cui godere il tramonto  del sole sul Mekong.