![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvOsqpYXGGCW32K0zsb4T8jIfTzAygNJ8_LJlf2rliCz9CP_fc1SUxxUS4b_1nGjzdRalfFRTBeX1APjOWShqnO4qjQLLlNk-DwxBbX6xbBjqtmJujJ9ND76GDLcALtpgF8DpBs9stnsM/s1600/DSC_0328.JPG)
Si cambia panorama.
Dal verde intenso del parco al giallo intenso della penisola di
Paraguanà. Ritornando verso Maracaibo decidiamo di fare un giretto
fino ad Adicora, una cittadina famosa per il suo vento e dove si fa
windsurf e kitesurf. È proprio sulla costa di quella che un tempo
era un’isola, che il vento e l’azione del mare hanno legato alla
terraferma creando una lingua di sabbia con le sue dune in continuo
movimento: los Médanos. Siamo costretti a rinunciare alla
“scalata”di queste splendide montagne dorate perché la
temperatura della sabbia è altissima e ci bruciano i piedi.
Riprendiamo il nostro cammino e dopo mezz’oretta arriviamo. I
ragazzi non stanno nella pelle e vanno subito alla ricerca di
qualcuno che affitti loro un windsurf. Un’ora dopo sono in acqua e
saltano felici sulle onde. Noi, in spiaggia, un po’meno felici,
perché il vento è tanto e alza la sabbia. Ci sembra che mille aghi
ci stiamo pungendo tutto il corpo e non c’è la possibilità di
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_DTO7OsbKuToYVEhfMeN3LlMPnknOp7j5T1MbNAheVvtjMmGpXnnI-af1B0js3KPx3agaluejzupX_4atFEHLAogXWImg3MrfTtWuYHP4ZRMSFH727-HdzLdON9pLOkd3nM_F-ZytjX8/s1600/DSC_0253.JPG)
ripararci. Sopportiamo stoicamente pensando che intanto
l’abbronzatura si intensifica e scattando foto su foto a quei due
assatanati in mezzo al mare. Finalmente escono e sono distrutti: la
prima uscita stagionale (e senza neanche molto allenamento) in mare e
con così tanto vento lascia il suo segno. Claudia ha male
dappertutto e Roby, oltre ad avere male ha anche le piaghe sulle mani
e sui piedi – sembra più uno che è stato crocifisso che uno che
ha fatto windsurf ... “Troppo bello” dicono. E decidiamo di
fermarci per un paio di giorni.
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