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Fino a poco tempo fa, Aguas Calientes,ovvero Machu Picchu Pueblo,
ai piedi del grande santuario, era raggiungibile solo via treno (più
di 500 dollari a testa ….. ). Da un annetto a questa parte, i tour
operator sfruttano una strada sterrata costruita quando un alluvione
ha lasciato isolata un'intera zona a nord di Aguas Calientes e ti
portano in macchina per prezzi molto più abbordabili nelle vicinanze
della cittadina. Il viaggio in questione dura 7 ore di macchina: si
scavalcano le Ande, dai 3.400 di Cusco arriviamo ai 4.300 per poi
scendere ai 1.000 e risalire fino ai 2.000, si viaggia su uno
sterrato molto vicino ai burroni (tanto è vero che Flavio non voleva
più tornare indietro) e infine si percorre un bel tratto nella
foresta in compagnia di un fiume di cui non ricordo il nome e che
poi diventerà il Rio delle Amazoni. Il fiume è in piena ed è molto
irruente, ma allo stesso tempo non riesci a staccare gli occhi da
quella gran massa di acqua che scorre spumeggiante. Arriviamo ad una
centrale idroelettrica dove la strada finisce. Lì abbiamo una
scelta: o prendere il treno oppure andare a piedi. Sono una decina di
km, un paio di ore, e decidiamo di andare a piedi nonostante la
pioggia, come anche tutti gli altri. Il paesaggio è troppo
intrigante. La passeggiata è stupenda. Peccato che la grande umidità
e il terreno così scosceso mi facciano venire molto male al
ginocchio e questo non è un posto dove puoi permetterti di avere
male alle gambe ….. Arriviamo in albergo che è quasi buio e quindi
non riusciamo a nemmeno a intravedere niente. Bisogna aspettare
ancora. Uffa! Siamo tutti impazienti …
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