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mercoledì 10 ottobre 2012

Singapore - Isola di Giava (Indonesia)

 

 


Trasferimento in due tappe: aereo da Singapore a Giakarta, la capitale e poi treno (10 ore)  fino a Yogiakarta. La partenza è stata in forse fino all’ultimo, perché a causa della nostra disinformazione, non avevamo il volo di uscita dall’Indonesia e quindi non ci facevano il check in! Per fortuna in aeroporto c’era uno sportello aperto di una compagnia low cost e ce la siamo cavata con 30 euro ….Ora abbiamo un bellissimo biglietto di ritorno a Singapore che non utilizzeremo mai ….
Dormiamo una notte a Giakarta, una città caotica e con un’aria veramente irrespirabile e poi alle 8 del mattino prendiamo un treno di “lusso” per Yogiakarta. Di lusso perché ha le porte, i vetri ai finestrini e i sedili numerati e molto comodi. Vediamo partire dall’altro binario un treno locale senza porte né finestre, pieno all’inverosimile e con una trentina di persone appollaiate sul tetto di ogni vagone. Rimaniamo senza riuscire nemmeno a respirare …. E con una gran tristezza dentro.
Arriviamo in questa cittadina che ci accoglie bene: un impiegato dell’Ufficio Informazioni, in italiano, ci spiega cosa fare (e poi cerca di venderci qualche tour, ma senza insistere e con un bel sorriso). Usciamo e, visto che i taxisti ci chiedono uno sproposito, decidiamo di affidarci ai becak, biciclette con un seggiolino davanti. Saliamo tutti e due con i nostri pesanti zainoni e arriviamo in hotel, pieni di ammirazione verso quest’uomo che, sotto il sole, ha pedalato per 4 km. per portare due carichi turisti (circa 200 kg.) a destinazione … Alla fine, gli abbiamo dato una bella mancia! Di sicuro non ha più pedalato per tutto il giorno ….


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