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martedì 16 ottobre 2012

Kawah Ijen (Ijen Crater)

 


 


 
Puntualissimi alle 4 siamo pronti per partire. Anche oggi giacca a vento, felpa e sciarpa, perché in alto c’è molto vento e fa freddo. Il minibus ci accompagna al punto di partenza (1 ora) dell’escursione al cratere. Poi dobbiamo proseguire a piedi. Il sentiero che porta fino alla bocca del cratere è molto più ripido di quanto ci aspettassimo: 1 ora e mezzo per fare 3 km …. Il Kawah Ijen è conosciuto per la sua produzione di zolfo e quindi ad un certo momento incontriamo i raccoglitori di zolfo che lo trasportano a valle in ceste molto pesanti. Alcuni si fermano e riusciamo a fare due chiacchiere, ci raccontano del loro lavoro: dalle 4 del mattino alle 3 del pomeriggio per 6 giorni vanno su e giù per questi pendii trasportando ceste piene di zolfo. A vederle, sembrano ceste piene di schiuma gialla, ma presto scopriamo che lo zolfo è solido e è anche molto pesante.
Quando arriviamo alla fine del sentiero ci appare un bel lago turchese circondato dalle pareti scoscese del cratere.  Da una parte esce del fumo e vicino vediamo i depositi di zolfo. Ci sediamo e ammiriamo, incantanti, questo paesaggio stranissimo: fumo e nebbia vanno e vengono e il panorama cambia continuamente, i moltissimi raccoglitori ci passano davanti con le loro ceste cariche e ogni volta ci propongono piccoli oggetti fatti con lo zolfo o suggeriscono dove le foto vengono meglio e i pochi turisti che ci sono osservano con noi, senza parole, questo posto meraviglioso.


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